Il premier italiano, Mario Draghi, accelera sulle decisioni riguardo l'emergenza dettata dal Covid e con due settimane di anticipo rispetto alla scadenza del 31 dicembre porta la discussione in Consiglio dei ministri, per arrivare ad una proroga dello stato di emergenza fino al 31 marzo.
Una scelta che deriva dall'osservazione dei dati ma anche dalle posizioni di alcuni partiti di maggioranza, come PD e Movimento 5 Stelle, ma anche Forza Italia ed Italia Viva, che si sono schierati subito in favore delle misure straordinarie.
Anche la Lega non sì è messa di traverso, con il leader Matteo Salvini che ha affermato di non voler dare giudizi a priori ma di attendere i dati, smentendo quindi quanto detto fino a pochi giorni fa, quando si professava nettamente contrario alla proroga.
Unica voce del tutto contraria al nuovo decreto quella di Giorgia Meloni, che sostiene non sia giusto parlare ancora di emergenza dopo due anni.
Sembrano invece divisi i presidenti di Regione, tanto che non si esclude un incontro tra governatori ed esecutivo.
Al momento rimane preoccupazione per l'andamento della curva epidemiologica e per l'impatto della contagiosità della variante Omicron.
Ricordiamo che allo stato di emergenza Covid sono legate tutta una serie di norme che dal 2020 regolano la vita degli italiani: dall'obbligo di mascherine al distanziamento, dai protocolli per la sicurezza sul lavoro allo smart working, fino al ruolo e le funzioni del commissario per l'emergenza Figliuolo e all'obbligo del Super green pass.
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha anticipato che ci saranno ulteriori scelte sull'emergenza ed ha spiegato che ci sono molte prenotazioni per il vaccino per i più piccoli.
Intanto per gli Stati Uniti l'Italia è tornata tra le destinazioni a rischio a causa della pandemia ed è stato alzato il livello d'allarme al grado più elevato. Nella nota rilasciata dai Centri federali sanitari degli USA si può leggere che "a causa della attuale situazione in Italia, anche i viaggiatori pienamente vaccinati possono essere a rischio di prendere o diffondere le varianti del Covid".
Davide Fifaco