Foto: EPA
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Circa 13mila le persone che sono state costrette a lasciare la loro casa per l’alluvione causata dalle intense piogge che si sono abbattute tra martedì e mercoledì sull'Emilia-Romagna. Nove i morti, mentre il numero dei dispersi non è ancora chiaro. In corso le operazioni per soccorrere le persone che si trovano all’interno di case isolate o inondate.

Oltre alla Romagna e alle province di Ferrara, Bologna e Modena, l’alluvione sta interessando anche una parte delle Marche, dove sono esondati diversi fiumi. Secondo l’ARPAE, l’agenzia regionale per l’ambiente dell’Emilia-Romagna, nelle prossime ore non sono previste precipitazioni significative. La situazione quindi in miglioramento, anche se la piena dei fiumi Secchia, Panaro e Reno si sta estendendo: e in diversi tratti è stata superata la soglia 3, la massima prevista.

Anche per oggi la Protezione Civile ha diramato un’allerta rossa per molti territori delle due regioni, il massimo livello di criticità per situazioni meteorologiche estreme che possono provocare gravi danni a persone o cose. L’allerta riguarda sia il rischio di frane, crolli o colate di fango, che il rischio di allagamenti.
Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin ha detto che durante il Consiglio dei ministri in programma martedì 23 maggio verrà approvato lo stato di calamità per le zone interessate dall’alluvione in Emilia-Romagna. Sono oltre 1.200 i volontari intervenuti per portare soccorso alla popolaziona provenienti da molte regioni, tra le quali anche il Friuli Venezia Giulia.

Nella giornata di ieri ufficializzata la cancellazione del Gran Premio dell'Emilia Romagna che si sarebbe dovuto tenere questo fine settimana a Imola; mentre, nonostante le polemiche si queste ultime ore, a Ferrara dovrebbe tenersi questa sera il concerto di Bruce Springsteen.

Barbara Costamagna