L'Italia continua a ad essere a fianco dell’Europa nel promuovere nuove sanzioni contro la Russia. Il premier Mario Draghi dopo gli ultimi fatti ha espresso una dura condanna contro le azioni dell’esercito russo.
Il presidente del Consiglio italiano ha anche spiegato che la decisione di espellere i 30 diplomatici russi presenti in Italia è stata presa in accordo con altri partner europei e atlantici e poi si rivolge direttamente a Vladimir Putin, chiedendogli ancora una volta di porre fine alle ostilità, interrompere le stragi di civili e di arrivare al cessate il fuoco.
Draghi cita anche le terribili atrocità commesse a Bucha ed Irpin, che hanno scosso nel profondo gli animi europei e chiede indagini indipendenti per chiarire cosa sia effettivamente accaduto. Il premier evidenzia che i “crimini di guerra devono essere puniti" ed esorta Putin a porre fine alle stragi di civili.
Intanto la Ue lavora ad un quinto pacchetto di sanzioni contro Mosca incentrate su carbone e petrolio. Draghi assicura che l'Italia appoggia con convinzione le misure restrittive presentate dalla Presidente Ursula von der Leyen. Per ora la questione gas, che preoccupa particolarmente Roma e Berlino non dovrebbe essere presa in considerazione, ma il ministro degli Esteri Luigi Di Maio di recente ha dichiarato che nemmeno su quest’ultimo ci sarebbero veti.
Infine, il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, esorta a recuperare ragionevolezza nel mondo con il sostegno a chi resiste ma anche "con l'esortazione costante a ritrovare le ragioni della pace”.
Davide Fifaco