
"Non so se questa è la vostra Europa ma certamente non è la mia", ha affermato la premier italiana Giorgia Meloni alla Camera, citando alcuni passaggi del Manifesto di Ventotene, uno dei testi fondanti dell'Unione europea, scritto nel 1941 da Altiero Spinelli e Ernesto rossi, rivolgendosi alle opposizioni.
Meloni ha aggiunto: "Non mi è chiarissima neanche la vostra idea di Europa, perché nella manifestazione di sabato a piazza del Popolo e anche in quest'aula è stato richiamato da moltissimi partecipanti il Manifesto di Ventotene: spero non l'abbiano mai letto, perché l'alternativa sarebbe spaventosa".
Dichiarazioni che hanno scatenato la bagarre in aula, con le dure proteste dai banchi dell'opposizione con fischi ed urla e gli applausi dai banchi del centrodestra. La seduta è stata sospesa, ed alla ripresa dei lavori nuove proteste dell'opposizione ed ulteriori reazioni, tanto che la seduta è stata nuovamente interrotta.
Il presidente del Consiglio ha quindi replicato alle interrogazioni presentate.
Riguardo al colloquio tra Trump e Putin la premier ha sottolineato: "Tra i punti discussi c'è l'ipotesi di un parziale cessate il fuoco limitato alle infrastrutture strategiche", si tratta di "un primissimo spiraglio che va nel senso di quanto concordato a monte tra Trump e Zelensky" a Gedda.
Sul piano europeo di riarmo Meloni spiega: "La posizione del governo è chiara, noi abbiamo fatto le nostre valutazioni, il governo aveva chiesto lo scorporo delle spese difesa dal calcolo del Patto di stabilità. Oggi però non possiamo non porre il problema che l'intero Piano presentato dalla presidente della Commissione Ue von der Leyen si basa quasi completamente del debito nazionale degli Stati".
La premier si rivolge poi direttamente alla segretaria del Partito Democratico: "Voglio chiedere alla collega Schlein che immagino interverrà così potrà chiarire" la posizione del Pd perché "non è chiarissima l'idea di Europa a cui si fa riferimento". Stare con la Ue, chiede Meloni alla segretaria Dem, significa mandare le truppe in Ucraina "perché lo hanno proposto Macron e Starmer?". E "quando dice che Trump non sarà mai niente di simile a un alleato che vuol dire che dobbiamo uscire dalla Nato, dal G7 che non dobbiamo avere rapporti bilaterali? Io penso che i paesi alleati non cambino in base a chi vince le elezioni", conclude Meloni.
Davide Fifaco