L'Italia diventa sempre più “rossa”, da lunedì la maggior parte delle Regioni sarà fortemente limitata, una sorta di lockdown, nel tentativo di arginare la crescita dei contagi da Covid. Scuole di ogni ordine e grado che si affideranno alla didattica a distanza, bar, ristoranti e negozi chiusi, uscite autorizzate solo per esigenze lavorative e motivi di salute.
Non è ancora chiaro se saranno vietate anche le visite ad amici e parenti con le attuali modalità di una volta al giorno.
A certificare il nuovo peggioramento della situazione in tutto il paese sono i dati del monitoraggio settimanale, quindi il Consiglio dei ministri deve approvare le nuove misure per una ulteriore stretta, divenuta ineluttabile vista la crescita dei contagi dovuta alle varianti, ormai diffuse in tutta Italia e responsabili di almeno la metà dei nuovi casi accertati.
Il ministro della Salute, Roberto Speranza e la ministra per gli Affari Regionali, Mariastella Gelmini con alcuni membri del Comitato tecnico-scientifico, hanno inoltre incontrato le Regioni insieme ai rappresentanti dei Comuni e delle Province, in cui l'esecutivo ha illustrato le misure che il governo approverà con un decreto-legge, In un primo momento si era ipotizzato un disegno di legge, ma la velocità di propagazione del virus ha obbligato il governo a scegliere un percorso più rapido.
Nel provvedimento ora entrerà anche la zona rossa nei territori dove si registrano 250 casi ogni 100 mila abitanti, bocciato lo scorso gennaio dai governatori, sul quale ora però c'è condivisone. Certe anche la stretta per le festività pasquali, mentre ancora non è stato reso noto se verrà anticipato il coprifuoco e se si abbasserà la soglia dell'indice Rt con il quale si entra in zona arancione.
Saranno incrementati anche i controlli. Le forze di polizia, finora concentrate ad evitare gli assembramenti nelle zone della cosiddetta movida e nelle principali strade cittadine, da lunedì potranno eseguire verifiche più mirate visto che la mobilità generale sarà molto ridotta.
Davide Fifaco