Partono oggi le nuove regole sulla pandemia in Italia: visto l’inizio della discesa dei contagi, diventata sensibile nell’ultima settimana in circa due terzi delle province, e il buon andamento dei richiami delle vaccinazioni, il governo ha accolto le richieste giunte da più parti per una semplificazione delle regole di quarantena in particolare per le scuole.
Gli studenti vaccinati delle medie e delle superiori non andranno più in didattica a distanza, e la quarantena per i non vaccinati si riduce da 10 a 5 giorni. Il super Green pass, vale dire quello rilasciato a chi ha fatto anche la terza dose, avrà durata illimitata fino a nuovo ordine, e in generale la quarantena per i non vaccinati viene dimezzata da 10 a 5 giorni.
Si tratta di regole decise per sbloccare una situazione che rischiava di tenere a casa per lunghi periodi persone vaccinate o senza alcun sintomo, e che rischiava di paralizzare il paese.
Venerdì scade poi la proroga dell’obbligo di mascherine all’aperto, che però rimane nelle regioni gialle, arancioni e rosse, perlomeno fino a che il governo non deciderà un cambiamento, se non l’azzeramento, del sistema dei colori come chiesto dai governatori. Sempre venerdì riaprono anche le discoteche a cui si potrà accedere con capienza limita, obbligo di Green pass, e con le mascherine, ma non in pista. Una norma più restrittiva scatterà invece il 15 febbraio con l'obbligo di vaccinazione al lavoro per gli ultracinquantenni.
Lo stesso governo, pur raccomandando prudenza, parla di una “nuova fase”, con una svolta fissata per il 31 marzo, quando scadrà lo stato di emergenza, che dura da due anni, e che non dovrebbe venir esteso ulteriormente, avviando definitivamente quel “ritorno alla normalità” auspicato negli ultimi due anni.
Il Green pass dovrebbe però rimanere in vigore ancora a lungo, almeno per tutta l'estate. A primavera potrebbero anche essere riviste le percentuali sulla capienza di stadi e delle discoteche all'aperto, passando dall’attuale 50 al 75, e poi al 100 per cento
Alessandro Martegani