Il feretro di David Sassoli, con una bandiera europea posata sopra, è stato accompagnato all'interno della basilica da sei carabinieri in alta uniforme. Gli sono stati tributati anche gli onori militari con tre squilli di tromba.
Nella sua omelia il cardinale ed arcivescovo di Bologna Matteo Zuppi, amico sin dai tempi del liceo dello scomparso presidente del Parlamento europeo ha detto: "Tanti lo consideravano uno di noi per quell'aria empatica, un po' per tutti era un compagno di classe, quello che tutti avremmo desiderato, che sicuramente ci avrebbe aiutato".
Il cardinale Zuppi ha poi aggiunto: "Era un uomo di parte e anche un uomo di tutti, la sua parte era quella della persona: per lui la politica doveva essere per il bene comune. Ecco perché voleva un'Europa unita con i valori fondativi, e ha servito perché le istituzioni funzionassero. Non ideologie ma ideali, non calcoli ma una visione" e poi citando l'ultimo messaggio di David Sassoli, prima di Natale ha ancora dichiarato: "Abbiamo visto nuovi muri, i nostri confini in alcuni casi sono diventati confini tra morale e immorale, tra umanità e disumanità, muri eretti contro persone che chiedono riparo dal freddo dalla fame dalla guerra dalla povertà".
Gli ex colleghi del Tg1 hanno voluto ricordare Sassoli come una persona gentile, rispettosa, aperta al dialogo e di dirompente mitezza, che ha lasciato una "caparbia lezione di ottimismo".
Commovente il ricordo della moglie Alessandra Vittorini e dei figli Giulio e Livia che hanno voluto ricordare la spontaneità ed i modi di fare sempre autentici del loro congiunto ed anche la dignità di chi non ha mai fatto pesare la malattia. Il figlio Giulio ha inoltre voluto citare come suo padre gli abbia insegnato che fama e popolarità hanno senso solo se si riescono a fare cose utili.
"Sarà dura, durissima, ma in questi anni ci hai dimostrato che niente è impossibile". Con queste parole Alessandra Vittorini ha concluso il messaggio rivolto al marito David Sassoli.
Alla cerimonia hanno partecipato, oltre a molti ministri ed autorità politiche, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e il presidente del Consiglio Mario Draghi. Entrato nella basilica, Draghi ha stretto la mano al premier spagnolo Pedro Sanchez, giunto poco prima di lui, e poi ha salutato i vertici delle istituzioni europee, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e il presidente del Consiglio Ue Charles Michel.
Davide Fifaco