Sarà l’Unione europea a decidere sul braccio di ferro che oppone il consorzio dell’Aceto Balsamico di Modena al governo di Lubiana per l’uso della denominazione “Aceto Balsamico”.
Il Governo italiano ha infatti notificato il “parere circostanziato” alla Commissione Europea, formalizzando così l’atto di opposizione alla normativa slovena in materia di produzione e commercializzazione di aceti.
La norma prevede l’uso della denominazione “aceto balsamico” per la commercializzazione di qualsiasi miscela di aceto di vino con mosto concentrato.
Il Consorzio, contestando la normativa, aveva chiesto l’intervento del governo italiano entro il 3 marzo, data limite per la presentazione del ricorso, e il passo compiuto a Bruxelles consentirà di sottoporre, nei prossimi mesi, la questione agli Stati Membri per prendere una decisione entro il 3 giugno.
Fra le altre cose, l’Italia e il consorzio di tutela dell’Aceto Balsamico di Modena, ha spiegato il Direttore del Consorzio Federico Desimoni, segnalano a Bruxelles il “contrasto della norma slovena con alcuni principi cardine del diritto comunitario in materia di etichettatura e informazione del consumatore” e “le contraddizioni interne e l’incompatibilità con gli standards europei in materia di produzione e commercializzazione di aceti” della norma di Lubiana.
Alessandro Martegani