Nelle ultime ore nella politica italiana tiene banco la polemica sulla trascrizione all'anagrafe dei figli degli omosessuali. A suscitare le dure rimostranze dell'opposizione è stato Fabio Rampelli, dichiarando: "Se due persone dello stesso sesso chiedono il riconoscimento, e cioè l'iscrizione all'anagrafe, di un bambino che spacciano per proprio figlio significa che questa maternità surrogata l'hanno fatta fuori dai confini nazionali".
Pina Picerno, rappresentante del Partito Democratico, ha parlato di una "frase cattiva e violenta", Chiara Appendino del Movimento 5 Stelle ha commentato affermando: "Per Rampelli esistono solo le famiglie biologiche? E le altre, come le coppie eterosessuali che adottano dei bambini, valgono meno?". Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana sottolinea che si sta parlando di esseri umani, di minori, di affetti, vanno evitati linguaggi e modi da osteria.
Rampelli poi ha rilanciato: "C’è chi ha scambiato le persone per oggetti o animali o specie arboree e i bambini per puffi, a proposito di peluche", affermazione alla quale risponde con sarcasmo Carlo Calenda, leader di Azione, che dichiara: "La lista degli statisti di Fratelli d'Italia si allunga ogni giorno di più".
A prendere le difese di Rampelli è invece la ministra della Famiglia Eugenia Roccella che ha ribadito la sua netta contrarietà alla maternità surrogata. La ministra si è espressa contro quello che, parole sue "preferisco chiamare utero in affitto", per sottolineare "il vero e proprio mercato", che si svolge in "fiere internazionali dove una maternità può costare anche 100 mila euro" ed ha pure "connotazioni razziste, si scelgono gli ovociti delle donne bianche, quelli delle donne nere costano di meno". Pratica, annuncia, che deve diventare "reato universale".
Il tema entra così in Parlamento, con la battaglia del centrodestra contro la maternità surrogata. Matteo Salvini, leader della Lega, ribadisce anch'egli: "L'utero in affitto sia reato universale".
Lo scorso febbraio Fratelli d'Italia presentò due proposte di legge a Senato e Camera, per rendere "reato universale" la gestazione per altri, proposte identiche a quelle presentate da Giorgia Meloni nella precedente legislatura.
Il Pd, invece, cercherà di inserire nell'ordine del giorno il testo a prima firma di Alessandro Zan, su matrimonio egualitario, adozioni, trascrizioni. Il matrimonio egualitario è previsto anche nei testi di M5S e Terzo polo, anche se quest'ultimo rimane contrario alla maternità surrogata.
Davide Fifaco