Secondo i dati del ministero della Salute italiano, sono oltre 3.600 i casi di Covid registrati nelle ultime ore, su oltre 74.000 tamponi effettuati. 24 i decessi, in aumento dopo i 19 del precedente rilevamento. Nonostante i contagi siano in discesa, sale invece il tasso di positività, che passa dal 3,5% al 4,9%. In crescita anche i ricoverati: venti in più in terapia intensiva e 172 negli altri reparti. In particolare, preoccupa la situazione in Sicilia, che nell'ultima settimana, rispetto alla precedente, ha visto un aumento dei casi del 34%, con un numero di contagi nove volte superiore rispetto all'ultima settimana di giugno.
La Sicilia e la Sardegna risultano anche le due regioni con il tasso più alto di occupazione delle terapie intensive e con l'incidenza maggiore.
Inoltre, adesso, a causa della variante Delta, i bambini ed i ragazzi tra i 10 e i 19 anni si ammalano di più dei ventenni ed il doppio dei trentenni e quarantenni che sono in gran parte coperti dai vaccini.
Sorpresa ancora peggiore dell’ultima settimana, la variante comincia a correre anche tra i più piccoli, nella fascia 0-9 anni dove l’incidenza è aumentata superando i 50 casi ogni 100.000 abitanti, la percentuale che fino a qualche settimana fa bastava a portare in giallo una Regione.
I dati dell’ultimo monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità spiegano perché tante voci, nella comunità scientifica, sono tornate ad auspicare che sia presto dato il via libera ai vaccini anche per la fascia degli under 12.
Infine, i controlli dei Nas, di intesa con il ministero della Salute, eseguiti su villaggi turistici, campeggi ed agriturismo hanno portato a 17 chiusure e 301 violazioni penali e amministrative contestate. I controlli hanno interessato 724 attività, accertando violazioni presso 202 di esse.
Rilevata in particolare la mancata attuazione delle misure anti-Covid, ovvero l'uso di dispositivi di protezione individuale e di mascherine, presenza di dispenser, procedure di disinfezione, distanziamento. La metà di tutte le violazioni riguarda comunque carenze igienico-sanitarie nella preparazione dei pasti.
Davide Fifaco