Foto: EPA
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La ministra italiana dell'Interno, Luciana Lamorgese, ha affermato che "è necessario dimostrare la solidarietà dell'Europa, i numeri" dei rifugiati in arrivo in Europa "sono elevatissimi", spiega la Lamorgese, auspicando quanto prima l'approvazione in Consiglio dell'attivazione proposta nelle scorse ore dalla Commissione della direttiva sulla protezione temporanea.

La direttiva, che finora non è mai stata attivata, fu varata nel 2001, in seguito alla guerra in Kosovo e prevede una protezione immediata e temporanea in caso di afflusso massiccio di cittadini di Paesi terzi sfollati che non possono rientrare. Agli sfollati sarà concesso un permesso di soggiorno e l'accesso all'istruzione ed al mercato del lavoro.

Intanto il segretario del Partito Democratico, Enrico Letta, ha dichiarato: "Io mi sento di chiedere ai leader europei, ai leader dei nostri Paesi di essere uniti e determinati e se lo saranno io sono convinto che la strategia folle di Putin si fermerà. L'Europa è portatrice di pace, l'Italia non è in guerra". Letta prosegue aggiungendo: "Noi sosteniamo la libertà degli ucraini. Con tutti i nostri sindaci, amministratori locali, con tutte le nostre sezioni stiamo sostenendo gli aiuti umanitari".

Il segretario della Lega, Matteo Salvini, persiste invece con l'intenzione di recarsi personalmente in Ucraina e ne ha parlato con l'ambasciatore ucraino a Roma. Il leder leghista ha precisato: "Ovviamente una scena di guerra va trattata con estrema cautela. Però nelle prossime ore saremo presenti per aiutare, per permettere l'arrivo in Italia di più persone possibili. Anche un bimbo salvato, una famiglia salvata ne vale la pena. Per me fare politica è aiutare le persone, se uno sta seduto a Roma va bene, però penso che si possa fare di più e si debba fare di più".

Davide Fifaco