"Penso che dobbiamo guardare il settore delle riaperture ad ampio ventaglio. Ci sono attività ancora chiuse, come le palestre e il settore matrimoni che non hanno prospettive", queste le parole del presidente della Conferenza delle Regioni e governatore del Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, che aggiunge: “Se ci fossilizziamo solo sul coprifuoco ho paura che sbagliamo obiettivo: dobbiamo guardare a tutto tondo il problema". Fedriga prosegue poi augurandosi che il coprifuoco, con una certa gradualità, possa essere presto tolto, ma nel caso servisse ancora qualche settimana nessuno si straccerà le vesti, ma rimane fondamentale riaprire alcune attività, in massima sicurezza.
Il presidente del Friuli-Venezia Giulia ha parlato poi delle forniture di AstraZeneca rimaste nei frigoriferi, da lui definite “un problema vero”. “Non c’è dubbio – dichiara Fedriga – che su AstraZeneca sia stata fatta una comunicazione confusa che ha fatto prendere paura ai cittadini, però noi dobbiamo usare la chiarezza della scienza". Nello stesso Friuli-Venezia Giulia c’è stata un’adesione alla vaccinazione sotto le attese in alcune fasce di età. Ciò è dovuto sia a parti della popolazione che non intendono vaccinarsi sia ad una grande porzione che non vuole usare AstraZeneca. Questo crea problemi gravi sulla campagna vaccinale. Il governatore auspica che gli organi competenti facciano chiarezza e rassicurino i cittadini, visto che gli studi su AstraZeneca dimostrano come controindicazioni ed effetti avversi sono molto più bassi rispetto ad altre medicine di uso quotidiano. Il presidente conclude con un appello alla razionalità.
Intanto è arrivata la notizia che il prossimo martedì ci saranno manifestazioni di protesta nei punti vendita di tutti i centri commerciali d’Italia, contro le chiusure nei fine settimana. Per alcuni minuti le saracinesche saranno simbolicamente abbassate. L’iniziativa coinvolge circa 30.000 negozi e supermercati ed è promossa alle principali associazioni del commercio.
Davide Fifaco