Foto: Reportage online
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La ministra Santanchè è stata rinviata a giudizio per il reato di falso in bilancio nell'ambito del caso Visibilia, il gruppo editoriale da lei fondato e precedentemente diretto. La decisione del Tribunale di Milano, che ha fissato l'inizio del processo per il 20 marzo prossimo, coinvolge anche altre 15 persone tra cui il compagno Dimitri Kunz d’Asburgo Lorena e la sorella Fiorella Garnero. Le accuse si concentrano su presunte irregolarità nei bilanci di Visibilia, dal 2016 al 2022, mirate a occultare perdite milionarie e a mascherare la difficoltà dell'azienda nel generare profitti. La Procura di Milano sostiene che queste operazioni contabili avrebbero creato “una falsa rappresentazione della situazione economica della società, ingannando così gli azionisti e i creditori”.
La ministra Santanchè ha respinto ogni accusa, affermando la propria innocenza e la piena fiducia nel lavoro della magistratura. "È una decisione che ci aspettavamo, ma che lascia l'amaro in bocca. Dimostreremo nel processo l'estraneità della ministra Santanchè alle accuse” ha dichiarato il suo legale. Nonostante le richieste di dimissioni provenienti dall'opposizione, la premier Giorgia Meloni ha ribadito il proprio sostegno alla ministra, sottolineando l'importanza di attendere l'esito del processo prima di trarre conclusioni definitive.
Questo procedimento giudiziario si inserisce in un contesto più ampio di indagini su Visibilia, che includono anche un fascicolo aperto dalla Procura di Milano per una presunta truffa ai danni dell'INPS durante la pandemia di Covid-19. Il 29 gennaio 2025, la Corte di Cassazione deciderà se questa seconda indagine verrà trattata a Milano o a Roma.

B.Z.