I governatori italiani hanno chiesto al Governo di valutare la possibilità di chiudere i confini nazionali per evitare che gli sciatori dall’Italia si spostino in Svizzera, Slovenia o Austria. Hanno inoltre sollecitato di consentire i viaggi tra territori dello stesso colore. In attesa del confronto con il Governo sul nuovo Dpcm, le Regioni hanno valutato la possibilità di “riaprire gli impianti sciistici per i soli ospiti degli hotel e proprietari di seconde case, in modo da dare una parziale compensazione” alle località montane.
A chiedere una mediazione, per evitare il tracollo economico del settore turistico invernale sono state le Regioni Veneto, Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Friuli-Venezia Giulia e le Province Autonome di Bolzano e Trento, alle quali si è accodato anche l'Abruzzo.
L'idea è quella di una nuova concezione di “vacanze di Natale”, con la possibilità di sciare e quindi concedere lo skipass solo a chi pernotta almeno una notte nelle diverse destinazioni o per chi possiede o affitta una seconda casa nelle zone sciistiche.
Secondo gli assessori delle 5 Regioni e delle due Province autonome, se si consente l'acquisto degli skipass solo a chi ha pernottato in una struttura ricettiva o in una seconda casa, si avrebbe la possibilità di sapere con precisione il numero degli avventori per ogni giorno e in questo modo gestire al meglio l'afflusso e il deflusso agli impianti di risalita. Intanto nelle linee guida dell'Unione europea per le festività, per evitare una terza ondata di coronavirus, si raccomanda di valutare di evitare cerimonie religiose con grossi assembramenti. L'Organizzazione mondiale per la Sanità ha precisato che la scorsa settimana è stato possibile osservare il primo calo dei nuovi contagi a livello globale da settembre. L'Oms ha sottolineato che si tratta di una buona notizia che va però interpretata con estrema cautela.
Davide Fifaco