Dal vertice a Palazzo Chigi tra il premier Mario Draghi, il commissario per l'emergenza Covid Figliuolo ed il capo della Protezione civile Curcio è emerso che entro fine mese 14 milioni di vaccini saranno distribuiti alle regioni.
Il governo è pronto ad aiutare le regioni che stanno avendo le maggiori difficoltà nell'organizzare le vaccinazioni e che procedono al rilento.
L'immunizzazione degli over 80, per ora, in tutta Italia è ferma a circa il 40% del totale e va assolutamente accelerata. Infatti, uno studio dell'Istituto superiore di sanità sugli effetti del vaccino nelle Residenze Sanitarie Assistenziali dimostra che ha un impatto fondamentale sulla riduzione dei contagi e dei decessi, tanto che ora l'incidenza è inferiore a quella di ottobre, in controtendenza rispetto all'epidemia. Cospicuo anche il calo dei decessi.
Per accelerare la campagna di vaccinazione il premier ha parlato anche con il ministro per gli Affari Regionali, Mariastella Gelmini, per attivare il volontariato di protezione civile. Le regioni che ne faranno richiesta potranno utilizzare i volontari.
Si cercherà, inoltre, di fare in modo ci sia un coordinamento tra le regioni, affinché tutte le amministrazioni vadano nella stessa direzione e si annullino le differenze tra i territori più virtuosi e quelli che stanno avendo più difficoltà. In Lombardia il governatore Fontana ha intanto rimosso i vertici di “Aria”, dopo tutti i problemi degli scorsi giorni. La Gelmini ha ribadito che si aiuteranno le regioni dal punto di vista logistico e delle somministrazioni, con la collaborazione di protezione civile ed esercito.
Tra le possibilità c'è allo studio l'ipotesi di estendere la piattaforma per le prenotazioni, predisposta da Poste, anche ad altre regioni. Ma attualmente più che gli aiuti servono le dosi di vaccino.
Davide Fifaco