Giornata di disagi annunciati, quella odierna, a causa dello sciopero generale che interessa vari settori, come scuola, sanità e trasporti. Due in particolari le azioni di protesta comunicate alla Commissione di Garanzia degli scioperi: una che riguarda tutti i settori pubblici e privati, proclamata dalla Confederazione Unitaria di Base, l'altra di tutte le categorie pubbliche e private proclamata dall'Unione Sindacale Italiana.
Scuola, sanità, trasporti locali e ferroviari, ma non solo. La giornata di oggi, in Italia, si preannuncia difficile in tutto il Paese a causa della sciopero di 24 ore indetto dalle principali sigle sindacali per tutte le categorie di lavoratori, compreso il comparto scuola e sanità. In questo caso i sindacati promotori chiedono l'abolizione dell'alternanza scuola-lavoro, la stabilizzazione dei precari e l'aumento degli stipendi. Per i trasporti locali ed i treni sono state stabilite delle fasce orarie di garanzia e servizi minimi.
Le rivendicazioni riguardano principalmente il salario, il welfare, la rappresentanza nei luoghi di lavoro, i diritti universali, l'abolizione delle diseguaglianze, la salute e la sicurezza. Si protesta inoltre contro le privatizzazioni e le liberalizzazioni.
Secondo alcune fonti sindacali, che non aderiscono alla manifestazione, risulterebbe scarsa la partecipazione allo sciopero per quel che riguarda il trasporto pubblico, mentre in tutta Italia si registrano cortei di studenti e lavoratori.
In particolare la Sial Cobas protesta contro la manovra del governo, giudicata "né popolare né espansiva".
Per quel che riguarda i trasporti, disagi nel settore ferroviario, solo le Frecce di Trenitalia circolano regolarmente, e per gli spostamenti via mare, soprattutto dei traghetti verlo le isole maggiori. A Roma e Milano anche le metropolitane viaggiano a singhiozzo; nella capitale scioperano anche i lavoratori dell'Ama, l'azienda dei rifiuti, che ha attivato le procedure per assicurare servizi minimi essenziali e prestazioni indispensabili. A Taranto in programma una manifetazione per portare avanti le rivendicazioni dei lavoratori dell'Ilva, in difesa di un lavoro che non sia causa di malattia e morte.