Le nuove misure che potrebbero entrare nella manovra, secondo quanto emerso nel corso del vertice di governo, sarebbero la riduzione o azzeramento dell'Iva su pane, latte, pasta e prodotti per l'infanzia. Ma anche taglio del cuneo di tre punti, anziché due, e quota 103 per le pensioni.
Si allontana, invece, l'ipotesi di uno scudo fiscale per il rientro dei capitali dall'estero mentre viene confermato un intervento sulle cartelle fino al 2015: probabilmente coinvolgerà gli importi sotto i mille euro, per i quali si arriverà ad uno stralcio; in alternativa potrebbe esserci un pagamento ridotto. Per gli importi superiori si va invece verso una riduzione di sanzioni e interessi al 5%.
Importante l'intervento per il caro bollette. L'energia resta infatti il capitolo che drena il grosso delle risorse, impegnando oltre 21 miliardi su un totale che dovrebbe aggirarsi intorno ai 30. Si cerca di operare con prudenza in vista di una legge di bilancio che la premier Giorgia Meloni vuole orientata a sostegno delle famiglie, con misure per un miliardo, ed a dare sollievo alle fasce più deboli, approccio voluto anche dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti.
Ricco quindi il pacchetto di misure destinate alle famiglie. A partire dalla riduzione o azzeramento dell'Iva su pane, pasta e latte, al momento previsto per un anno; l'imposta scenderà invece al 5% sui prodotti per l'infanzia e gli assorbenti. Si prevedono poi assegni familiari più corposi per chi ha più di 4 figli o gemelli. Sul fronte pensioni per il superamento della Fornero l'obiettivo è "quota 103", ovvero 41 anni di contributi e 62 di età. Prevista una revisione del Reddito di cittadinanza, con una stretta per limitarlo ai residenti in Italia.
Arriva anche l'ipotesi di una tassa sulle consegne a domicilio, per favorire il commercio di prossimità.
L'esecutivo vuole fare presto e si è impegnato a portare la manovra in Consiglio dei ministri lunedì, ma non è escluso che si vada a martedì.
Davide Fifaco