“L'Italia si attende, quanto meno nel comune interesse, iniziative di solidarietà e non mosse che possono ostacolarne l'azione”. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella non ha usato toni troppo diplomatici dopo la decisione della Banca centrale europea di non abbassare i tassi d’interesse, perlomeno per ora, pur assicurando ogni aiuto possibile all’Italia e agli altri paesi colpiti dal virus.
Dopo una giornata di tensione fra Roma e le istituzione europee, soprattutto alla luce delle misure ben più decise prese da altre istituzioni come la Fed americana, Mattarella in un messaggio ha ricordato che il paese sta “attraversando una condizione difficile e la sua esperienza di contrasto alla diffusione del coronavirus sarà probabilmente utile per tutti i Paesi dell'Unione Europea”, richiamando tutti al dovere di solidarietà.
Il timore è che l’epidemia contagi i mercati, che hanno già lasciato sul terreno perdite ingenti in settimana, innescando anche una reazione a catena nell’economia reale: anche Giuseppe Conte ha detto di attendersi dalla Bce e da tutte le istituzioni europee “politiche e comportamenti all’altezza delle sfide che abbiamo di fronte”.
E gli impatti sull’economia reale sono già più che evidenti, il governo ha già messo in campo delle risorse e oggi dovrebbe approvare il primo decreto con misure di sostegno a imprese e lavoratori, come la sospensione delle scadenze fiscali imminenti, delle rate della prima casa, garanzie per la liquidità delle imprese, ma anche contributi per le babysitter per dipendenti o autonomi, e aumento della cassa integrazione.
Si tratta solo però di un inizio mentre le tensioni nel paese cominciano a diventare evidenti: i sindacati hanno chiesto di fermare le fabbriche, e non sono mancate le prime proteste e scioperi, mentre le organizzazioni degli industriali sottolineano l’importanza di non bloccare totalmente il paese pur garantendo la salute sul posto di lavoro. Conte ha convocato una video conferenza con le parti sociali per oggi invitando tutti al dialogo.
I numeri dell’epidemia intanto continuano a non essere incoraggianti: i 189 decessi di ieri hanno fatto superare la soglia psicologica dei mille morti, ma cresce anche il numero dei guariti, 213 in un solo giorno, il più alto dall'inizio dell'esplosione del contagio. I malati sono saliti a 12.839, il 10 per cento ricoverati in terapia intensiva.
Alessandro Martegani