“La nostra peculiarità nel saper superare le avversità deve accompagnarci anche oggi, nella dura prova di una malattia che ha spezzato tante vite”.
Nel giorno del 75 esimo anniversario della Liberazione, una giornata celebrata senza manifestazioni a causa delle misure di contenimento dell’epidemia, il Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella ha inviato un messaggio al paese, ispirando un parallelo fra la lotta di Liberazione e il momento che il Paese sta vivendo, richiamando tutti al senso di unità e solidarietà.
Mattarella ha anche ribadito i principi antifascisti della Costituzione nata dalla lotta di Liberazione: una legge fondamentale dotata, ha detto, “di antidoti contro il rigenerarsi di quei germi di odio e follia che avevano nutrito la scellerata avventura nazifascista”. “Fare memoria della Resistenza, della lotta di Liberazione, di quelle pagine decisive della nostra storia – ha aggiunto - significa ribadire i valori di libertà, giustizia e coesione sociale, che ne furono alla base, sentendoci uniti intorno al Tricolore”.
Con un’iniziativa non programmata il Presidente si è poi recato da solo all’altare della patria per deporre una corona.
Vista l’impossibilità di manifestare come ogni anno, l’Associazione nazionale partigiani e altre organizzazioni hanno lanciato un flash mob proponendo a tutti di cantare Bella Ciao dai balconi.
Questa mattina si è svolta anche una breve cerimonia alla Risiera di San Sabba di Trieste con la presenza dei cinque sindaci dei comuni dell’area di Trieste, del Governatore Massimiliano Fedriga e dei rappresentanti del Comitato per la Difesa dei Valori della Resistenza e della Comunità Slovena. Una breve cerimonia che ha visto la deposizione di una corona e la lettura di un breve messaggio condiviso da tutti i Sindaci, in sloveno e in italiano, da parte del sindaco di Dolina Sandi Klun e del primo cittadino di Trieste Roberto Dipiazza, che ha fatto appello alla coesione per superare il difficile momento del paese: “Oggi grazie a questa resistenza di popolo e a tutti gli uomini e le donne impegnato in prima linea – dice la nota – riusciremo nuovamente a combattere il nemico comune e a rinascere migliori.” Dipiazza in chiusura ha anche ringraziato i presenti per la partecipazione “Speriamo - ha aggiunto – di essere qui in migliaia il prossimo anno”.
Alessandro Martegani