Foto: Direzione Investigativa Antimafia
Foto: Direzione Investigativa Antimafia

Tra gli arrestati nella maxi operazione ci sono anche i figli dell’ex storico componente della Banda della Magliana, Enrico Nicoletti e del boss Michele Senese. Diciotto misure delle quali 16 in carcere e due agli arresti domiciliari, oltre ai 57 indagati. Tutte le persone sono ritenute “gravemente indiziate di far parte di due associazioni” con l’aggravante mafiosa, radicate in Roma e finalizzate alla consumazione di estorsioni, usura, fittizia intestazione di beni, riciclaggio e reimpiego in attività economiche di proventi illeciti. Nel corso dell’attività di indagine, avviata nel marzo 2018, sono stati raccolti elementi “gravemente indiziari in ordine alla esistenza di una vera e propria centrale di riciclaggio”, operante con interessi in tutto il territorio nazionale. Questa si è “avvalsa della forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento derivante sia dagli stretti legami con le organizzazioni criminali mafiose tradizionali, sia per l’immediata disponibilità di armi da guerra e comuni da sparo”. Oltre alle misure cautelari personali, il gip ha disposto il sequestro preventivo di tre società e per equivalente fino alla concorrenza della somma complessiva di 131 milioni di euro, profitto dei reati, nei confronti dei 57 indagati, da eseguirsi sui beni nella loro disponibilità.

B.Ž.