Non c’è pace per Chiara Ferragni, l’influencer più famosa d’Italia convolta dallo scorso dicembre in un’inchiesta sfociata in un’ipotesi di reato di truffa aggravata.
Proprio quando si cominciava ad ipotizzare di un suo ritorno in pubblico alla Milano Fashion Week, e l’influencer aveva pubblicato dei post nei quali traspariva un po’ di ottimismo, sui giornali sono apparse le notizie di una sua presunta rottura con il marito, il rapper Fedez, e sono scattate nuove acquisizioni di documenti presso le sedi delle sue società e delle aziende convolte nell’inchiesta incentrata su vendite collegate a operazioni benefiche.
La Guardia di finanza, su richiesta della procura di Milano, ha eseguito una serie di acquisizioni nelle sedi di Oreo a Milano, di Dolci Preziosi a Bari e di Trudi, azienda che aveva realizzato una bambola con le sembianze di Chiara Ferragni, che ha sede a Tarcento.
Gli agenti, inviati anche negli uffici di Fenice e Tbs-Crew, società della influencer, hanno acquisito contratti e mail legate all’accordo tra i marchi e Chiara Ferragni, che dovranno essere valutati prima di passare agli eventuali interrogatori dei testimoni e delle persone coinvolte nell’inchiesta.
Oreo intanto ha smentito di aver mai organizzato attività di beneficenza con l’influencer, che aveva venduto, sui propri canali, in piena autonomia secondo l’azienda, capi di abbigliamento a marchio Oreo by Chiara Ferragni, con la promessa di devolvere in beneficenza, per iniziative contro il Covid, l'intero ricavato. Una posizione analoga a quella dichiarata dalla Trudi, sul caso della bambola.
Le inchieste, prima dell’Antitrust e poi della magistratura, continuano intanto a creare contraccolpi sulla carriera dell’influencer. I follower, anche se non in modo marcato, continuano a calare: su Instagram sono ancora 29 milioni, ma mezzo milione ha deciso di non seguire più l’account. Dopo Safilo e Coca-Cola, che hanno interrotto la collaborazione con Chiara Ferragni, anche le Cartiere Pigna hanno deciso di rinunciare, e la stessa via potrebbe essere presa anche da Sammontana. Rimangono legate a Ferragni altri marchi noti come Tod's, Calzedonia, Intimissimi, Velmar, Morellato, Nespresso e Arval Cosmetici, anche se al momento sembra molto difficile pensare di utilizzare il volto e il brand Ferragni a scopi pubblicitari.
Dopo gli ultimi sviluppi, sembra certo che Chiara Ferragni non si presenterà alla Milano Fashion Week, che avrebbe invece potuto essere il suo ritorno in pubblico dallo scoppio del caso sul Pandoro Balocco.
Alessandro Martegani