Papež Frančišek Foto: EPA
Papež Frančišek Foto: EPA

La benedizione urbi et orbi ha concluso le celebrazioni della domenica dio Pasqua, la ricorrenza più importante per il mondo cattolico perché celebra la resurrezione.
Di fronte una piazza San Pietro gremita, papa Francesco, dopo il rito del "Resurrexit", ha celebrato la messa, chiusa dall'angelus e dalla benedizione rivolta alla città e al mondo.
"Gesù - ha detto - è il chicco di grano seminato da Dio, e nella sua morte è contenuta tutta la potenza dell'amore di Dio che si è sprigionato"
"Gli annunci di Dio - aveva detto il Papa Nell'omelia - sono sempre una sorpresa perché il nostro Dio è il Dio delle sorprese". "Per dirlo con il linguaggio dei giovani - ha aggiunto - la sorpresa è un colpo basso. Non te lo aspetti, Lui va e ti commuove".
La celebrazione della Pasqua era stata anticipata dalla veglia del sabato a San Pietro, con la benedizione del fuoco, poi la solenne processione con il cero pasquale e la messa nel corso della quale Papa Francesco ha battezzato otto adulti provenienti da Albania, Italia, Nigeria, Perù e Stati Uniti d'America. Nell'omelia Francesco aveva nuovamente richiamato il mondo al dovere di assistenza nei confronti dei bisognosi e in particolare del migranti e rifugiati, invitando a non restare muti di fronte alle ingiustizie.
"Bisogna vincere il nostro atteggiamento pusillanime - ha detto il Papa - perché la nostra speranza si trasformi in gesti concreti di carità". "Bisogna uscire dalla routine schiacciante, dai nostri silenzi e sfidare i nostri determinismi uniformanti e paralizzanti, rompere le abitudini ripetitive" e "rinnovare la nostra vita".
Tutte le celebrazioni Pasquali si sono svolte sotto stretta sorveglianza, ulteriormente rafforzata dopo gli ultimi arresti nelle indagini sul terrorismo che avevano rivelato progetti di attentati anche a Roma: lunghe file si sono formate ai controlli per entrare a Piazza San Pietro. Chiuse al traffico via della Conciliazione e alcune delle strade minori intorno al Vaticano. Sono stati mobilitati oltre diecimila agenti, con controlli in tutta la Capitale, anche negli aeroporti, nelle stazioni e sui mezzi pubblici.