Le prime multe legate al Green pass, in Italia, sono arrivate a Treviso e Milano. Nel primo caso in una sala scommesse, per alcuni clienti trovati senza la certificazione richiesta (ora rischiano multe dai 400 ai 1.000 euro), nel capoluogo lombardo, invece, in una palestra, ad un uomo che usava il pass di un'altra persona. Il ragazzo, nel caso il documento risultasse falso, rischia anche la denuncia. Ad insospettirsi era stato il titolare della palestra che, di fronte al rifiuto di dare spiegazioni, ha preferito chiamare gli agenti.
Non si sono comunque ancora placate le proteste di chi parla di "dittatura sanitaria" sia sui social che nelle piazze; nei prossimi giorni annunciate altre manifestazioni contro il Green pass, sia da parte dei no-vax che dagli attivisti del movimento IoApro.
Il Viminale, in vista del Ferragosto, ha chiesto una stretta sui controlli, affidando alle prefetture l'organizzazione delle forze dell'ordine su tutto il territorio nazionale. In particolare, i controlli saranno predisposti nei luoghi di villeggiatura, in modo da scongiurare assembramenti nelle spiagge, nelle strade e nelle piazze. Le forze dell'ordine dovranno far rispettare le norme anti-Covid, dal distanziamento all'obbligo delle mascherine al chiuso, fino alla verifica del Green pass.
Ancora polemiche, inoltre, per l'uso del Green pass nelle mense. 650 dipendenti di una ditta di componenti elettrici nel torinese hanno annunciato uno sciopero di due ore contro le disposizioni che, secondo i sindacati, discriminano i lavoratori in base al loro status vaccinale. La ditta per far entrare nella sala adibita ai pranzi richiede la certificazione, nonostante una precisazione della Regione Piemonte che spiega che in questo caso non è necessario i pass, ma rimane l'obbligo di rispettare i protocolli per prevenire il contagio.
I sindacati non hanno inoltre ancora firmato il Protocollo sulla sicurezza nelle scuole, ma permangono le criticità in relazione al certificato, ai controlli, ai tamponi ed al distanziamento nelle classi.
Davide Fifaco