Dal Ministero dell'Economia e delle Finanze precisano che è in corso la predisposizione del testo finale del Decreto Rilancio, che secondo quanto annunciato dal ministro della Salute, Roberto Speranza, prevede prevede 3,25 miliardi per la sanità, più di quanto non sia stato stanziato negli ultimi 3 anni dalle manovre economiche. Circa 1,5 miliardi per gli ospedali pubblici ed altrettanti per l'assistenza sul territorio. Previste inoltre assunzioni per 9600 infermieri e l'aumento del 115% dei posti in terapia intensiva. Speranza ha poi spiegato che “i dati del monitoraggio con le Regioni dicono che i contagi sono in discesa, ma questi dati si riferiscono ancora al lockdown e solo dal prossimo fine settimana, a partire da giovedì, saranno disponibili i dati relativi ai giorni della riapertura: le scelte che faremo in questo fine settimana saranno dettate dall'evidenza scientifica".
Per contribuire al risanamento dei conti pubblici italiani si ipotizza anche una vendita di immobili pubblici e si starebbe lavorando per mettere a punto la norma da inserire nel decreto Rilancio.
In maggioranza rimane però lo scontro sulle regolarizzazioni dei migranti. Il capo politico del Movimento 5 Stelle, Vito Crimi, ha ribadito che “una sanatoria avrebbe effetti morali devastanti sul Paese”. Secondo il Partito Democratico questa scelta è ingiustificata, mentre rimane identica la posizione di Conte, già espressa gli scorsi giorni: sì alla regolarizzazione, ma per un periodo determinato, degli immigrati che già lavorano in Italia, per contrastare caporalato e lavoro in nero.
Dal Viminale però emerge che "il testo concordato del provvedimento sull'emersione del lavoro in agricoltura e nel settore del lavoro domestico è pronto ed è il frutto della sintesi raggiunta domenica tra le forze di maggioranza ed il governo, per rispondere alle esigenze di sicurezza, anche sanitaria, ed alle pressanti richieste del mondo produttivo e delle famiglie italiane".
Davide Fifaco