Servirà dunque almeno una nuova votazione, ma probabilmente non sarà ancora sufficiente, per eleggere in nuovo Capo dello Stato italiano. Nel secondo scrutinio sono state 527 le schede bianche. Questa volta i due più votati sono stati Sergio Mattarella ed il giurista Paolo Maddalena, entrambi con 39 preferenze.
Nemmeno nel secondo giorno c'è stato l'accordo tra le forze politiche e la proposta del centrodestra, che ha ufficializzato le candidature dell'ex presidente del Senato Marcello Pera, dell'ex sindaco di Milano Letizia Moratti e dell'ex magistrato Carlo Nordio è stata rispedita al mittente dal centrosinistra.
Dopo un vertice, Enrico Letta, Giuseppe Conte e Roberto Speranza hanno fatto sapere che pur essendo "un passo in avanti, utile al dialogo" su quei nomi non si può sviluppare una "larga condivisione". Per questo il centrosinistra chiede da subito un incontro tra delegazioni ristrette dei due schieramenti.
Il segretario del Pd va oltre chiedendo una sorta di conclave: "la proposta che facciamo è quella di chiuderci dentro una stanza e buttiamo via le chiavi, pane e acqua, fino a quando arriviamo a una soluzione, è il giorno chiave" conclude Letta.
Il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, dichiara invece: "Oggi abbiamo deciso di non presentare una rosa di nomi. In questo modo acceleriamo il dialogo con il centrodestra con l'impegno di trovare nelle prossime ore una soluzione condivisa. L'Italia non ha tempo da perdere. Non è il momento del muro contro muro".
Le Lega difende le proprie scelte e comunica di rimanere convinta dell'assoluto spessore delle candidature presentate. Critica quindi chi continua a dire no e porre veti.
Insomma, sembra evidente serva un'accelerazione e proprio per questo Italia Viva ha chiesto al presidente della Camera di passare a due votazioni al giorno, nonostante le problematiche legate alla pandemia.
Davide Fifaco