Concluso a Roma il vertice G20 straordinario dedicato all'emergenza Afghanistan. Il Premier italiano Draghi ha evidenziato che l'Unione Europea stanziera' un miliardo di dollari, uno dei vari impegni a finanziare la risposta umanitaria, mentre gli Stati Uniti hanno previsto ulteriori 300 milioni di dollari di stanziamento. Draghi ha precisato che durante il vertice si e' parlato di catastrofe umanitaria che, con l'approssimarsi dell'inverno, rischia di precipitare e quindi vi e' stata convergenza di vedute e grande disponibilita' ad agire, che si e' coagulata con un mandato alle Nazioni Unite come coordinamento ad agire direttamente. Per Draghi e' necessario intervenire contro il collasso economico dell'Afghanistan per salvare il sistema bancario perche', in mancanza di esso, diviene impossibile inviare anche gli aiuti. Per contrastare l'emergenza umanitaria vi deve essere la possibilita' per l'ONU o gli altri Paesi limitrofi di poter entrare e uscire, quindi liberta' di movimento come condizione essenziale. Per quanto riguarda i diritti umani si e' evidenziato, ha notato Draghi, la necessita' di rispettare il diritto delle donne affinche' nel Paese asiatico non si ritorni al medioevo. Draghi ha detto di ritenere che il G20 sia stato un successo in quanto prima risposta multilaterale alla crisi in Afghanistan, che la risposta richiedera' contatti con i talebani, ma che cio' non significa un loro riconoscimento perche' verranno giudicati per cio' che hanno fatto. In riferimento all'assenza del presidente russo Putin e di quello cinese Xi Jinping al vertice, Draghi ha indicato che non era dovuta a motivi particolari di politica estera e che era stata comunicata in anticipo, che il coinvolgimento e' avvenuto prima della riunione, programmata dopo l'assemblea generale delle Nazioni Unite e della riunione dei Ministri degli Esteri europei. In questa ottica sara' essenziale che la Russia e la Cina siano presenti al G20 in programma a fine ottobre.

Franco de Stefani

Foto: MMC RTV SLO
Foto: MMC RTV SLO