Foto: MMC RTV SLO
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Scissione alle porte per il Movimento 5 Stelle, con il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, pronto all'addio dopo gli scontri con l'area vicina all'ex premier Giuseppe Conte sulla risoluzione per l'invio di armi in Ucraina.

Per costituire una nuova formazione, un gruppo parlamentare autonomo alla Camera, bastano 20 deputati, in base al regolamento e secondo le prime informazioni pervenute sarebbero in 22 a seguire l'ex capo politico pentastellato, mentre al senato i parlamentari pronti all'addio sarebbero 14.

Ma sui dissidi interni al Movimento è intervenuto anche Beppe Grillo, che sul suo blog ha scritto: "Chi non crede nelle regole lo dica". Grillo non cita direttamente né Conte né Di Maio, ma sembra comunque voler difendere il presidente del Movimento, quasi invitando Di Maio a fare chiarezza sulle proprie intenzioni.

"La luce del sole è il miglior disinfettante - scrive il fondatore del partito - Luce sia, dunque, sulle nostre ferite, sulla palude e sull'oscurità. Qualcuno non crede più nelle regole del gioco? Che lo dica con coraggio e senza espedienti. Deponga le armi di distrazione di massa e parli con onestà".

Parole dirette, che vogliono riportare la pace tra i 5 Stelle e chiarire che o si seguono le regole o si è fuori. Lo scontro interno ai pentastellati potrebbe anche far saltare il voto sul secondo mandato, inizialmente annunciato da Conte per la fine di giugno. A questo punto probabilmente slitterà la consultazione online e per il momento la votazione verrà "congelata" per non strumentalizzare la questione del doppio mandato.

Davide Fifaco