Foto: EPA
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Per l’intera giornata di oggi sono previste manifestazioni a Roma, Mestre, Venezia, Napoli, Perugia, Modena, Torino, Vicenza e Bari. Il sindacato ha spiegato che lo sciopero “rivendica salari e condizioni di lavoro dignitosi, il superamento degli appalti e subappalti ad aziende private che offrono servizi di scarsa qualità e lavoro sottopagato; l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro e il salario minimo per legge a 10 euro all’ora”. Dopo che Matteo Salvini con un’ordinanza aveva disposto la riduzione dell’astensione dal lavoro da 24 ore a 4, l’Usb ha deciso di rinviare la protesta ad oggi, per portare a termine e alle loro condizioni lo sciopero. “Sarà una giornata di mobilitazione che vede gli autoferrotranvieri scendere nelle piazze a manifestare il loro dissenso” ha spiegato il sindacato, evidenziando il fatto che la manifestazione si trasformerà “in un grande impegno per il diritto dell’esercizio di sciopero nei servizi pubblici essenziali”.

Sono diverse le città dove ci saranno proteste e conseguenti disagi in mancanza del trasporto pubblico. In particolare, a Roma e Milano, alcune linee di tram e autobus saranno ferme nelle fasce orarie mattutine e pomeridiane, per poi ricominciare lo stop alle 20 fino ad arrivare a fine servizio. Ai taxi invece toccherà domani: anche loro incroceranno le braccia, scioperando per 24 ore in tutta Italia. Il sindacato Usb-Taxi protesta “contro la misura prevista dal decreto Asset che impone un aumento del 20% delle licenze taxi nelle città metropolitane, abrogando ogni norma che prevede una programmazione territoriale”. Agli attacchi del sindacato, non ha aspettato a rispondere il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, il quale ha dichiarato che si augura che i “tassisti tornino a ragionare come fecero in precedenza, quando diedero il via libera al decreto”.

B.Ž.