L'attuale presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati, l'ex magistrato Carlo Nordio e l'ex presidente di palazzo Madama, Marcello Pera: questi i tre nomi su cui parrebbe convergere il centrodestra per la candidatura alla presidenza della Repubblica. Attualmente non c'è comunque un candidato eleggibile con la maggioranza dei due terzi e nemmeno uno che possa essere votato a maggioranza assoluta come avverrà da giovedì. Di positivo, comunque, vi è l'avvio dei dialoghi tra i vari partiti.

Il leader della Lega, Matteo Salvini, è al lavoro su più possibilità; ha avviato il dialogo con Enrico Letta anche su Mario Draghi, ma in questo senso sembra molto difficile un'intesa. C'è anche una pista con il Movimento 5 Stelle, con Giuseppe Conte che è ancora meno propenso all'ipotesi Draghi e quindi apre ad Elisabetta Casellati, mentre su Franco Frattini, uno dei nomi usciti nelle ultime ore, vi è la netta opposizione di Partito Democratico ed Italia Viva, che in lui non vedono un profilo "europeista ed atlantista". Letta ha inoltre sottolineato che il suo ruolo è quello di proteggere Draghi in quanto è assolutamente importante averlo nelle istituzioni del Paese.

Salvini stesso nelle scorse ore ha incontrato Draghi, in un faccia a faccia lontano dai palazzi della politica, ma per portare l'attuale premier al Quirinale servirebbe un accordo per un nuovo governo e dalla Lega arriva una parziale chiusura, visto che viene ritenuto una risorsa preziosa per l'Italia come presidente del Consiglio, considerazioni condivise anche dal Movimento 5 Stelle.

Ad ogni modo secondo il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, è proprio Salvini, in questo momento, ad avere le carte migliori per questa partita politica. Il leghista ha infatti a disposizione quattro ipotesi: insistere su un nome di centrodestra anche contro un pezzo del parlamento, sperando che passi. Cercare un grande accordo con tutti su un nome fuori dal giro. Imbastire un accordo con Conte oppure proporre un "usato sicuro".

Davide Fifaco