Massima attenzione e rafforzamento dei controlli sono stati predisposti in tutto il paese nel primo fine settimana in cui è ufficialmente operativa la fase 2: le possibilità in più previste dalle disposizioni contenute nel nuovo decreto dello Stato non sono in realtà molte, ma la concessione di praticare attività motoria, anche raggiungendo il luogo scelto con un mezzo, accanto alle prime riaperture di bar e ristoranti, anche solo per il servizio d’asporto, hanno già creato problemi di assembramento in settimana e si teme che nel week end la situazione possa degenerare.
Dopo le immagini che hanno fatto infuriare, fra gli altri, il sindaco di Milano, Beppe Sala, con migliaia di persone sui Navigli, anche ferme in gruppo a bere l’aperitivo, i controlli sono stati rafforzati con la presenza di vigili e poliziotti. Stessa cosa a Roma, dove il comune e la prefettura hanno ordinato posti di blocco soprattutto lungo le strade di uscita dalla Capitale verso le località di villeggiatura.
Controlli rafforzati anche in molte località del litorale e di villeggiatura del paese, oltre che nei tradizionali luoghi di ritrovo e anche nei parchi.
Non aiuta la confusione ingenerata dalle differenti ordinanze emanate dalle amministrazioni delle regioni, più ma anche meno restrittive rispetto al decreto del governo.
L’esecutivo aveva già impugnato la decisione della Calabria di anticipare il servizio per asporto ma anche il consumo all’esterno dei locali di bar e ristoranti, e seguito la stessa strada anche nei confronti della provincia autonoma di Bolzano, che aveva dato via libera alla riapertura di negozi, parrucchieri, bar, ristoranti e musei. Il ministro degli affari regionali Francesco Boccia ha detto che “il governo non può fare altro che impugnare il provvedimento, limitatamente alle parti in contrasto con le regole sulla sicurezza sul lavoro".
Anche il Friuli Venezia Giulia ad esempio ha consentito i trasferimenti all’interno della regione per la manutenzione e pulizia nelle seconde case, nei locali commerciali o di attività ancora chiuse, e sulle barche, ma non a scopo di vacanza o per fare una gita; è consentito nuotare, ma non prendere il sole in spiaggia. Una situazione che potrebbe diventare difficilmente gestibile da parte delle forze dell’ordine, che hanno confermato però fino ad oggi un calo delle violazioni, anche perché alcune attività, come lo sport o le passeggiate, ora sono consentite.
Alessandro Martegani