"Ho deciso di compiere un altro passo sulla strada della responsabilità nazionale, chiedendo a quanti lo hanno proposto di rinunciare a indicare il mio nome per la presidenza della Repubblica", è il passaggio principale dell'annuncio di Silvio Berlusconi.
Il fondatore di Forza Italia aggiunge: "Considero necessario che il governo Draghi completi la sua opera fino alla fine della legislatura per dare attuazione al Piano nazionale di Ripresa e Resilienza".
Berlusconi di fatto frena le ambizioni di Colle di Draghi ed annuncia che da parte della sua coalizione verrà fatta una proposta condivisa all'altezza ed in grado di avere il massimo consenso possibile.
Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha commentato la scelta di Berlusconi con le parole: "Scelta decisiva e fondamentale, Berlusconi rende un grande servizio all'Italia e al centrodestra".
Come riferiscono fonti della Lega, "non si ferma l'impegno di Matteo Salvini: subito dopo il vertice del centrodestra, ha contattato i segretari degli altri partiti per confermare quanto emerso durante la riunione. Dopo il passo di lato di Silvio Berlusconi, il leader della Lega ha chiarito ai suoi interlocutori che il centrodestra lavora a una rosa di nomi, tutti di altro profilo".
Fratelli d'Italia ha invece emesso una nota in cui spiega di apprezzare il senso di responsabilità di Berlusconi, che a seguito della verifica che si era riservato di fare per accertare le effettive possibilità di elezione, ha rinunciato a offrire la sua disponibilità alla candidatura a Presidente della Repubblica.
Da parte del centrosinistra arriva inoltre la precisazione del segretario del Partito Democratico, Enrico Letta, secondo il quale "Il centro destra non è maggioranza e non ha quindi diritto di prelazione sul Quirinale. Lo abbiamo detto fin dall'inizio. Ora col ritiro di Berlusconi e lo scontro deflagrato all'interno del centrodestra tutto è chiaro. Ora ci vuole accordo alto su nome condiviso e Patto di Legislatura".
Soddisfazione anche nel Movimento 5 Stelle, cha ha sempre considerato irricevibile la candidatura di Berlusconi. Giuseppe Conte ha affermato che ora può iniziare un confronto tra le forze politiche per offrire al Paese una figura di alto profilo, autorevole ed ampiamente condivisa.
Davide Fifaco