Osservando attentamente i dettagli si arriva al sospetto che il documento pubblicato dal quotidiano spagnolo Abc possa essere in qualche modo falsato, alimentando anche dubbi sulla tempistica e sulle modalità della diffusione. Gli analisti rilevano molte anomalie nel documento. Tre i principali errori segnalati: il primo riguarda l'intestazione del «Ministero de la Defensa», da cui manca «del potere popolare» che invece era obbligatorio apporre sulla base di un decreto dell'8 gennaio del 2007; dubbio anche il timbro con il cavallo bianco che - viene notato - dovrebbe correre verso sinistra e invece va verso destra, con la testa girata all'indietro. Infine, la data: un timbro in blu, con l'abbreviazione del mese di luglio («jul») per la ricezione da parte dell'Archivio generale e una firma in nero con il giorno 5 e l'anno 2010 che sembrano aggiunti. L'Aise, l'agenzia per la sicurezza estera, ha già avviato verifiche proprio per controllare se si tratti di un report contraffatto.
Ovviamente questo non esclude la possibilità che il finanziamento venezuelano da tre milioni e mezzo al Movimento 5 Stelle e in particolare a Gianroberto Casaleggio nel 2010 non ci sia stato, ed in questo senso ora entra in gioco anche l'Aisi, l'Agenzia per la sicurezza interna, visto che la consegna della valigetta con il contante sarebbe avvenuta a Milano, nella sede del consolato. Si torna indietro di dieci anni per stabilire se ci siano mai stati contatti, anche indiretti, tra Casaleggio e i personaggi al potere in Venezuela in quel periodo. Rimane però il sospetto che possa trattarsi di un attacco per screditare i grillini in un momento già molto delicato, ma soprattutto che si tratti di un attacco al governo italiano, per questo l'intelligence si è attivata subito dopo la pubblicazione dell'articolo per ricostruire ogni passaggio ed individuare tutti i protagonisti della vicenda. Intano i 5 Stelle, dopo le recenti parole di Alessandro Di Battista, pensano di riunirsi per decidere cosa fare e per evitare una scissione, in modo da non far precipitare tutto, compresa la maggioranza ed il governo.
Davide Fifaco