Tampone alla partenza, cinque giorni di quarantena e nuovo tampone al ritorno. Chi sognava di approfittare della possibilità, confermata dal Ministero dell’Interno italiano, che, paradossalmente, all’interno di una serie di divieti di spostamento fra regioni e comuni, aveva dato via libera senza troppi problemi alle vacanze all’estero nei paesi europei, e quindi anche verso mete come le Canarie o le Baleari, ha ricevuto un brusco risveglio.
Viste le polemiche crescenti sui mezzi di comunicazione e sui social, che accusavano il governo italiano di aver più o meno inconsapevolmente favorito chi può permettersi di andare all’estero, il ministro della salute Roberto Speranza è corso precipitosamente ai ripari, firmando un’ordinanza che dispone per chi arriva o rientra in Italia da Paesi dell'Unione Europea, una quarantena di cinque giorni, e un tampone al termine dell’isolamento. Previsto anche un tampone in partenza, peraltro già necessario per sbarcare in quasi tutti i paesi europei.
Per chi rientra o arriva in Italia rimane inoltre l’obbligo di comunicare il "proprio ingresso nel territorio nazionale al Dipartimento di prevenzione dell'azienda sanitaria competente per territorio", e sottoporsi al periodo di quarantena a prescindere dall'esito del test effettuato prima della partenza.
L’ordinanza, che di fatto estende ai paesi comunitari, dove si può andare senza obbligo di motivazione, le regole già in vigore per i paesi extra UE, sarà valida fino al 6 aprile, il giorno dopo Pasquetta, e ha l’evidente scopo di scoraggiare i viaggi e gli spostamenti all’estero. Per chi ha già prenotato le vacanze non riamane quindi che mettere in conto i cinque giorni di permanenza forzata a casa, oppure ripiegare su una tranquilla festività fra le mura domestiche.
Sul caso le reazioni in Italia erano state di segno differente: se tour operator e agenzie hanno contestato il cambio di rotta a nemmeno una settimana dalle partenze, altri operatori del settore, come Federalberghi, ma anche alcuni governatori di regione, hanno chiesto di consentire anche gli spostamenti fra regioni a fronte di un tampone negativo.
Alessandro Martegani