In Alto Adige la quota delle persone vaccinate è del 10% inferiore rispetto al resto d'Italia, nelle ultime due settimane i nuovi casi sono aumentati di 15 volte ed il numero di ricoveri è triplicato.
L'assessore alla sanità, Widmann, ha dichiarato che si è molto vicini al deragliamento e chiede il rispetto delle regole in vigore, più controlli e la terza dose che da ora sarà accessibile a tutti dopo sei mesi.
Inoltre, Widmann si è detto preoccupato che con l'arrivo della stagione invernale e dei numerosi incidenti sciistici, la situazione negli ospedali precipiti, visto che già ora la pressione è molto alta, non solo a causa della pandemia ma anche dei 700 sanitari sospesi perché non vaccinati.
Il governatore del Trentino-Alto Adige, Arno Kompatscher, ha ricordato che l'incidenza è più alta nelle regioni del nord, come l'Alto Adige e il Friuli, "ma non solo per questioni climatiche, ma anche per il basso tasso di immunizzati". "Non serve - ha aggiunto - escludere i non vaccinati dal Green pass, se questo non viene controllato". Anche i mercatini di Natale dell'Alto Adige sono osservati speciali e la situazione viene valutata costantemente.
Anche in Valle d'Aosta il contagio ha ricominciato a correre, soprattutto tra i giovani. La situazione per il momento è ancora sotto controllo, le soglie di occupazione dei posti letto ospedalieri e di quelli in terapia intensiva non destano preoccupazioni. In questa regione rimane quindi la speranza di poter avviare la stagione sciistica a partire da fine novembre.
Davide Fifaco