“Un intesa su tutto”, compresi gli ultimi nodi sciolti, così è stata definita la vicenda da chi ha lavorato in questi mesi sul fronte giudiziario della causa civile, aperta a Milano, tra ArcelorMittal ed i commissari dell’ex Ilva, che si chiuderà, quindi, con un accordo. Verrà modificato il contratto di affitto e definita l’acquisizione, per rinnovare il polo siderurgico situato a Taranto. Verso la cancellazione, inoltre, il procedimento avviato al tribunale milanese. Da fonti legali si è saputo che le firme sull’accordo di modifica del contratto e sul documento che chiude il contenzioso civile, saranno apposte in queste ore, termine stabilito dall’ultima udienza dello scorso 7 febbraio, dalle due parti in causa, in una negoziazione che si protraeva da fine dicembre.
Dal Ministero dello Sviluppo economico hanno comunicato, tuttavia, che non è prevista alcuna firma in settimana, la formalizzazione dell’accordo, salvo ulteriori rinvii o improvvisi ripensamenti dell’ultimo minuto, molto probabilmente arriverà la prossima settimana, entro i 6 marzo, giorno della prossima udienza.
Intanto il sindaco di Taranto ha firmato un'ordinanza con la quale intima ad ArcelorMittal e ad Ilva di individuare gli impianti interessati dai fenomeni emissivi che si continuano a registrare. Nell’ordinanza si impone di "eliminare gli eventuali elementi di criticità e le relative anomalie entro 30 giorni". Qualora "siano state individuate le sezioni di impianto oggetto di anomalie" e "non siano state risolte le criticità riscontrate", ordina "di avviare e portare a completamento le procedure di sospensione/fermata delle attività".

Davide Fifaco

Foto: MMC RTV SLO
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