Sono riprese le consultazioni del presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi. Parlando dei vaccini il probabile futuro premier ha indicato insegnanti e personale scolastico tra le categorie prioritarie a cui procedere con le somministrazioni ed ha aggiunto che andrebbe intensificato l'uso dei tamponi rapidi tra gli studenti. Inoltre per quanto riguarda i contratti con le ditte farmaceutiche produttrici dei vaccini, dovrebbero arrivare a breve novità dall'Unione europea, mentre sul piano interno occorre lavorare sulla logistica per la loro somministrazione più rapida, ha spiegato l'ex presidente della Bce.
Ai gruppi parlamentari che sta incontrando, Draghi spiega la sua idea della riforma fiscale prevede invece una rimodulazione delle aliquote e degli scaglioni, seguendo la progressività dell'imposizione ed ha aggiunto che la riforma non dovrà prevedere nuove tasse o imposte e che dovrà lottare con il principale male: l'evasione fiscale.
Continua, invece, la lotta interna nel Movimento 5 Stelle. La senatrice Lezzi, molto vicina alle posizioni espresse da Alessandro Di Battista ha dichiarato che i cinquestelle continuano a partecipare alle consultazioni, a rispettare le Istituzioni, a perseguire il bene del Paese ma devono anche osservare alcuni limiti per ragioni di responsabilità. Limiti che, se non saranno rispettati, sarebbe meglio portassero all'astensione. Lezzi ha poi concluso spiegando che il Movimento avrebbe comunque la forza e la libertà per incidere dal Parlamento con azioni di verifica, indirizzo e controllo, ma che non può invece accettare di condividere il governo con la Lega ed ancora di più con Berlusconi.
Confermata la disponibilità verso il premier incaricato da parte di Liberi e Uguali, partito che auspica un atteggiamento unitario del blocco delle ex forze al governo, quindi con M5S e Partito Democratico.
Confermati, inoltre, anche gli incontro con le parti sociali. Domani Draghi incontrerà anche i sindacati; il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, ha anticipato che chiederà la proroga del blocco dei licenziamenti fino a quando ci sarà l'emergenza e della Cassa integrazione guadagni. In parallelo va costruito un percorso di riforma di ammortizzatori sociali e politiche attive del lavoro.
Davide Fifaco