Foto: EPA
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Continua la battaglia della Lega contro i vaccini. Il senatore Borghi vuole abolire l’obbligo delle vaccinazioni pediatriche che risale al 2017. Prevede che i bambini e i ragazzi fino ai 16 anni non immunizzati contro 12 malattie, tra cui morbillo, parotite e varicella, non possono frequentare la scuola. Venne introdotto dall’allora ministro della Salute del governo Gentiloni, Beatrice Lorenzin, perché la copertura vaccinale molto bassa rischiava di provocare focolai di morbillo. Dopo due anni, nel 2019, il tasso di immunizzazione salì al 94,4%, poco al di sotto della soglia raccomandata del 95%. Quest’anno invece il morbillo è ritornato a testa alta in molti paesi europei. In Italia alla fine del mese di maggio sono stati registrati 556 casi, un terzo dei quali con almeno una complicanza. L’anno precedente invece sono stati 44. Con questi numeri è intervenuto Borghi attaccando la legge sull’obbligo. “Siamo l’unico paese in Europa, forse con la Francia, ad avere 12 vaccinazioni obbligatorie per bambini. La legge Lorenzin era una sperimentazione e non mi sembra che i risultati ci siano, la pertosse, ad esempio, ricomincia” ha dichiarato il senatore della Lega. L’emendamento al decreto legge chiedeva di “togliere l’obbligo dei 12 vaccini, e tornare a quattro obbligatori, e otto consigliati”. “Una vera e propria follia” sono state le parole di Beatrice Lorenzin, madre della legge del 2017 che il senatore vuole abolire. “Sono solo farneticazioni antiscientifiche da parte di chi pensa di poter lucrare su qualche voto no vax” ha dichiarato invece l’ex ministro della Salute Roberto Speranza. Così l’emendamento al decreto legge sulle liste d’attesa non sarà esaminato, come riferito da fonti parlamentari, in quanto verrà dichiarato inammissibile per estraneità di materia quando domani mattina si riunirà la commissione Affari sociali del Senato.

B.Ž.