Tel Aviv ha reso noto di stare "conducendo un'indagine approfondita al più alto livello per comprendere le circostanze del tragico incidente" in cui sono morti 7 operatori della World Central Kitchen. Le Forze di difesa israeliane affermano di stare facendo "sforzi importanti per assicurare la consegna sicura degli aiuti umanitari" a Gaza. La World Central Kitchen ha comunque annunciato di aver sospeso le sue attività nella regione, la Casa Bianca invece si è detta "afflitta" per la morte degli operatori e ha chiesto a Israele di indagare sull'accaduto. La stessa richiesta arriva anche dalla Commissione europea. In un messaggio dell'esecutivo comunitario su X si legge che "gli operatori umanitari devono essere sempre protetti, in linea con il diritto umanitario internazionale". Condanne arrivano anche da parte degli estremisti palestinesi di Hamas: "Il fatto che l'esercito d'occupazione sionista abbia preso di mira i lavoratori della World Central Kitchen è legato al fatto che prende di mira le squadre umanitarie e di soccorso internazionali per terrorizzare i loro lavoratori e impedire di continuare il loro lavoro", si legge in una nota.
Intanto il Ministero degli Esteri russo ha condannato l'attacco "inaccettabile" contro la sezione consolare dell'ambasciata iraniana a Damasco, in Siria, attribuendone la responsabilità all'esercito di Israele. E su richiesta di Mosca il Consiglio di sicurezza Onu terrà oggi una riunione aperta sull'attacco.
Il ministro degli Esteri iraniano ha reso noto di aver inviato agli Usa un messaggio in cui afferma di ritenerli responsabili dell'attacco, in quanto principale alleato di Israele. A loro volta, gli Stati Uniti hanno detto a Teheran di "non essere coinvolti" nell'incidente.
"La risposta di Teheran sarà dura", ha dichiarato l'ambasciatore iraniano a Damasco. Anche secondo il presidente iraniano, Ebrahim Raisi, "il crimine codardo non rimarrà senza risposta".
Al contempo il parlamento israeliano ha approvato una legge che consente di chiudere una emittente straniera se può danneggiare la sicurezza dello Stato. "Non ci sarà libertà di parola per il portavoce di Hamas in Israele. Al Jazeera deve chiudere", così il Ministro delle Comunicazioni ha commentato il provvedimento che nega il permesso di attività all'ufficio di corrispondenza della TV qatariota. Secondo una portavoce della Casa Bianca, "il fatto che Israele intenda chiudere Al Jazeera è profondamente preoccupante".
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