"Sono lieto di informare che gli Stati Uniti hanno firmato un accordo col Messico. Le tariffe che dovevano essere applicate dagli Usa lunedì sono quindi sospese a tempo indeterminato".
E' stato lo stesso numero uno della Casa Bianca Donald Trump ad annunciare su Twitter l'accordo raggiunto in extremis con il Messico per evitare i dazi comerciali .
La vicenda aveva diviso i due paesi nelle scorse settimane: Trump aveva minacciato d'imporre dazi crescenti sull'export messicano, dal 5 per cento iniziale fino ad arrivare al 25 per cento in ottobre.
Dopo tre giorni di negoziati, e a 48 ore dal giorno fissato per l'avvio dei dazi, e' stato raggiunto un accordo per evitare la tassazione e i contraccolpi economici. "Il Messico - ha spiegato Trump - ha accettato di prendere misure forti per fermare il flusso della migrazione attraverso il Messico e verso il nostro confine meridionale".
Nella dichiarazione comune il Messico si impegna a fare tre cose: schierare da lunedì' la guardia nazionale, in particolare al confine sud con il Guatemala; rafforzare l'applicazione delle leggi sull'immigrazione, e accogliere sul proprio territorio un maggior numero di richiedenti asilo negli Stati Uniti finche' non verra' completato l'iter della loro richiesta, offrendo loro anche occasioni di lavoro.
Respinta invece la richiesta americana di diventare un "paese terzo sicuro", che avrebbe costretto Città' del Messico ad accogliere gran parte dei migranti centroamericani.
L'accordo e' provvisorio, e il confronto continuerà per altri 90 giorni su ulteriori misure. Trump chiude pero' per ora un contenzioso che avrebbe danneggiato anche l'economia americana, gia' sotto pressione per il braccio di ferro con la Cina.
Alessandro Martegani