È stato l'Ayatollah Ali Khamenei, Guida suprema iraniana, a ordinare che la verità sull'abbattimento dell'aereo ucraino venisse resa nota. "Appena il leader supremo è stato informato del catastrofico errore" ha ordinato che il risultato delle indagini "fosse reso noto in modo esplicito e onesto".
L'Iran ha precisato che il velivolo è stato preso di mira "erroneamente" e "involontariamente"; è stato infatti scambiato per un "aereo nemico". Il Quartier generale delle Forze armate iraniane si è scusato per quanto accaduto ed ha posto le condoglianze alle famiglie delle vittime. In un comunicato ha dichiarato che metterà in atto "riforme essenziali nei processi operativi per evitare simili errori in futuro" e che perseguirà legalmente "coloro che hanno commesso l'errore".
Intanto, Volodymyr Zelensky ha chiesto punizioni per i colpevoli, indennizzi da parte di Teheran e la restituzione delle spoglie dei cittadini ucraini deceduti. "Ci aspettiamo dall'Iran che i colpevoli siano portati davanti alla giustizia" e "il pagamento di indennizzi", ha detto il presidente ucraino.
Il premier canadese, Justin Trudeau, ha chiesto a Teheran "trasparenza, giustizia e che vengano riconosciute le responsabilità per le famiglie delle vittime e per i loro cari". Trudeau ha ricordato inoltre che si tratta di una "tragedia nazionale" per il Canada, infatti 57 delle vittime erano canadesi, di cui molti con doppia nazionalità iraniana.
E. P.