Nello stesso periodo i centri d'accoglienza hanno ospitato 421 ragazzi che hanno inoltrato la richiesta per il riconoscimento della protezione internazionale. L'Unicef riferisce che nei primi sei mesi dell'anno i minori stranieri ospitati nel centro di accoglienza di Postumia erano 101, 99 dei quali non accompagnati. In media, la loro permanenza nel centro è stata di poco meno di cinque giorni. Spesso questi lasciano il Paese ancora prima di concludere le procedure per il riconoscimento dello status di protezione internazionale, spiega la fonte. Nel 2018 le richieste d'asilo presentate dai minori stranieri non accompagnati nei paesi europei sono state quasi 20 mila. I dati parlano di un calo rilevante degli arrivi anche in Italia: nei primi sei mesi del 2019 sono sbarcati sulle coste italiane 284 minorenni, rispetto ai 3.500 del 2018. L'Unicef continua quindi a chiedere ai Paesi Ue di facilitare l'accesso al sistema d'asilo per i minori bisognosi di protezione internazionale e lavorare in maniera più stretta per garantire un rifugio sicuro ed idoneo a tutti i minori in fuga. Al contempo il Fondo per l'infanzia lancia l'allarme per la situazione in Grecia, dove il numero di minori stranieri non accompagnati, che vivono nei troppo oberati centri di registrazione e accoglienza, supera ormai quota 1100, ovvero il massimo dal 2016. In un violento incendio verificatosi la scorsa settimana nel campo di Moria, situato nell'isola greca di Lesbo, è morto un bambino e altri due sono rimasti feriti. "Questo ennesimo drammatico episodio ci ricorda che la situazione nei centri in Grecia è diventata insostenibile", ha spiegato Afshan Khan, direttrice Regionale per l'Europa e l'Asia Centrale e coordinatrice speciale per la risposta ai rifugiati e migranti in Europa.
Maja Novak