Il presidente Usa e il primo ministro israeliano hanno discusso anche "l'impegno degli Stati Uniti con l'Egitto e altri partner" per un cessate il fuoco tra israeliani e palestinesi. Lo ha riferito la Casa Bianca, precisando che Joe Biden ha "accolto positivamente gli sforzi per risolvere le violenze tra comunità e ha incoraggiato Israele a fare ogni sforzo per garantire la protezione di civili innocenti". Il capo dello Stato americano ha ribadito inoltre "il fermo sostegno al diritto di Israele di difendersi contro gli indiscriminati attacchi di razzi".
Secondo il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, Biden ha "le mani sporche di sangue" per il suo sostegno a Israele nel conflitto con i palestinesi. Biden "ci ha costretti a dirlo: noi non faremo passi indietro" nel sostegno ai palestinesi, ha affermato Erdogan.
Intanto gli Usa hanno chiesto a Israele di giustificare nel dettaglio il raid di sabato scorso a Gaza, nel corso del quale è stata distrutta la Torre al-Jala, che ospitava le redazioni dei principali media internazionali, fra cui l'Associated Press. Il segretario di Stato, Antony Blinken, ha affermato di non avere visto nessun elemento che possa provare l'attività di Hamas in quell'edificio e che possa quindi legittimare l'attacco.
Intanto i ministri degli Esteri Ue oggi discuteranno riguardo il ruolo dell'Unione nella soluzione del conflitto in Medio Oriente. Secondo Bruxelles, la priorità ora è fermare immediatamente le violenze. Successivamente devono essere affrontate anche le cause del conflitto e si deve trovare una via politica per tornare a negoziare su una soluzione che si baserà su due stati. Sia gli israeliani che i palestinesi hanno il diritto di vivere in sicurezza, libertà e democrazia, ha sottolineato l'Ue.
E. P.