Il presidente turco, Erdogan, ha firmato un decreto che aumenta i dazi su alcuni prodotti di importazione statunitensi: tra questi automobili, del 120 per cento, bevande alcoliche, 140 per cento, tabacco, 60 per cento, riso e creme solari. Lo ha riferito l'agenzia di stampa turca Anadolu. L'aumento varia quindi a seconda del prodotto ed è stato deciso "nell'ambito della reciprocità come rappresaglia per gli attacchi deliberati all'economia di Ankara da parte americana", ha commentato il vicepresidente turco, Fuat Oktay.
Intanto un tribunale turco ha respinto l'appello per la liberazione del pastore americano, Andrew Brunson, tenuto agli arresti domiciliari a Smirne per spionaggio e legami con il terrorismo. L'uomo si ritrova al centro di uno scontro diplomatico tra Usa e Turchia, che ha portato conseguenze negative soprattutto all'economia di Ankara, tra cui il crollo della lira. Gli Stati Uniti negano le accuse contro il pastore, che in caso di condanna rischia fino a 35 anni di reclusione. Il portavoce del presidente turco, Erdogan, ha poi affermato che le tensioni con gli States si placheranno solo se Washington smetterà di intromettersi nella giurisdizione turca.