Il capo del governo israeliano, Benjamin Netanyahu, ha affermato che l'accordo di tregua con il movimento estremista palestinese Hamas non è ancora completo, si stanno infatti definendo gli ultimi dettagli. La conferma da parte di Tel Aviv è quindi prevista in mattinata. Ieri sera il presidente israeliano, Isaac Herzog, ha invitato sia il governo che il gabinetto di sicurezza a consentire il rientro degli ostaggi israeliani alle loro famiglie.
Il capo negoziatore e membro dell'ufficio politico di Hamas, Khalil al-Hayya, ha però dichiarato che il gruppo islamista "non perdonerà" le sofferenze inflitte da Israele al popolo di Gaza durante la guerra.
L'accordo è intanto stato accolto con favore sia negli Stati Uniti che in Europa. Secondo il capo dello Stato Usa uscente, Joe Biden, questa intesa "fermerà i combattimenti a Gaza, aumenterà l'assistenza umanitaria tanto necessaria ai civili palestinesi e riunirà gli ostaggi alle loro famiglie dopo oltre 15 mesi di prigionia". Biden ha spiegato che l'accordo prevede un "cessate il fuoco completo e definitivo" nella prima fase e una "fine definitiva della guerra" nella seconda fase. Ha poi aggiunto che i negoziati sono stati coordinati anche dalla squadra del neoeletto presidente, Donald Trump, che si è però preso la maggior parte del merito. Lo stesso Trump ha infatti affermato che "questo epico accordo avrebbe potuto realizzarsi solo in seguito alla storica vittoria di novembre. La mia amministrazione", ha aggiunto, "ha cercato la pace e negoziato accordi per garantire la sicurezza di tutti gli americani e degli alleati".
"Accolgo con favore l'annuncio del cessate il fuoco a Gaza", ha detto invece il capo dell'Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, Philippe Lazzarini. Secondo le sue parole, ora, "ciò di cui c'è bisogno è un accesso umanitario e rifornimenti rapidi per rispondere alle enormi sofferenze causate dalla guerra".
L'intesa dovrebbe entrare in vigore domenica e dovrebbe essere attuata con la liberazione dei primi tre ostaggi israeliani. Comprende in tutto tre fasi: nella prima, che dovrebbe durare sei settimane, Hamas rilascerà inizialmente 33 dei 94 ostaggi israeliani ancora detenuti a Gaza mentre Israele libererà circa 1.000 prigionieri palestinesi. Viene inoltre annunciato un graduale ritiro delle forze israeliane dalle aree popolate di Gaza.
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