Il presidente USA Joe Biden è atterrato in Israele. Il primo incontro del presidente americano è con il premier israeliano Netanyahu, poi Biden si è diretto in un albergo di Tel Aviv per partecipare a una riunione del Gabinetto di guerra israeliano presieduto dallo stesso Netanyahu.
Il presidente statunitense ha dichiarato: "Voglio che il mondo sappia da che parte stanno gli Stati uniti. Sono state compiute atrocità che fanno sembrare l'Isis forse più ragionevole" e spiega che l'esplosione all'ospedale di Gaza sembra "sia stata fatta dall'altra parte", mentre Netanyahu afferma: "C'è solo una cosa migliore di avere un vero amico come lei, presidente, ed è la sua presenza qui, profondamente commovente. Parlo per tutto il popolo di Israele" ed aggiunge: "Il 7 ottobre è in proporzione come venti volte l'11 settembre".
La Jihad islamica palestinese ha intanto respinto l'ipotesi secondo cui un fallito lancio di razzi da parte del gruppo militante di Gaza sarebbe all'origine dell'esplosione all'ospedale Al-Ahli, sostenendo che "l'angolo dell'impatto e l'intensità del fuoco dimostrano che si è trattato di un attacco dall'aria". L'organizzazione ha anche osservato che "proprio come Israele ha precedentemente abdicato alla responsabilità per i crimini che ha commesso, incluso il ferimento della giornalista Shireen Abu Akleh, questo si sta ripetendo anche ora".
Tra i messaggi che condannano quanto avvenuto anche quello di Papa Francesco. "Le vittime aumentano e la situazione a Gaza è disperata" sottolinea il Pontefice nel corso dell'udienza generale in piazza San Pietro. "Si faccia, per favore, tutto il possibile per evitare una catastrofe umanitaria", conclude.
Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'Organizzazione mondiale della Sanità, lancia l'allarme: "La situazione a Gaza sta sfuggendo al controllo. Abbiamo bisogno che la violenza da tutte le parti si fermi", ha aggiunto, "Ogni secondo che aspettiamo per far arrivare gli aiuti, perdiamo vite. Abbiamo bisogno di un accesso immediato per iniziare a consegnare l'attrezzatura medica che possono salvare le vite". I medici di Gaza intanto hanno reso noto che gli ospedali sono pieni di bambini a cui sono stati amputai gli arti e che ormai stanno operando senza anestesia, anche nei corridoi e le stanze. Gli ospedali sono vicini alla paralisi.
L'Egitto comunica però di non aver chiuso il valico di Rafah e precisa che sono i "bombardamenti israeliani" a bloccare gli aiuti verso il territorio palestinese.
Davide Fifaco