Il primo ordine esecutivo che il neo insediato presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha firmato riguarda l’obbligo di mascherina e distanziamento sociale negli edifici e nei territori federali. Una svolta chiara di atteggiamento nei confronti della pandemia che Biden sin dalla campagna elettorale ha dimostrato di prendere molto sul serio, rispettando tutte le misure consigliate per il suo contenimento.
Tra le altre ordinanze anche il rientro nell’accordo di Parigi sul clima, la revoca dell’ingresso negli Usa ai cittadini di alcuni paesi musulmani, lo stop all’oleodotto Keystone tra Canada e Usa, il blocco dei pignoramenti per milioni di americani in difficoltà economiche a causa della pandemia e la cancellazione della dichiarazione di emergenza per dirottare i fondi per il muro col Messico.
Un cambio di rotta sui principali temi al centro della politica americana, che sarà ulteriormente rafforzato nei prossimi mesi quando il presidente ha già detto ci saranno cambiamenti rispetto ad uno dei cavalli da battaglia di Donald Trump, le politiche migratorie, con 8 milioni di regolarizzazioni ed il ricongiungimento dei minori immigrati irregolari sottratti ai loro genitori che invece sono stati rimpatriati.
La distribuzione e la somministrazione del vaccino contro il Covid sono la maggiore sfida logistica americana, insieme al salvataggio dell'economia. Ad affermarlo Biden, che ha anche sottolineato la necessità di combattere il razzismo sistemico che ancora esiste negli Stati Uniti.
“Riportare verità e trasparenza nel briefing con la stampa": ha detto la nuova portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, nel suo primo incontro con i reporter, dopo che la scorsa amministrazioni aveva creato non poche difficoltà su questo fronte. La prima telefonata di Joe Biden a un leader straniero sarà effettuata venerdì e diretta al primo ministro canadese Justin Trudeau. A seguire una serie di chiamate del neopresidente Usa rivolta ai leader alleati.
Barbara Costamagna