Antony Blinken ha nuovamente ribadito che è necessario accelerare la fornitura di aiuti ai civili a Gaza. "Gli Stati Uniti ritengono che le pause umanitarie agevoleranno questo processo", ha aggiunto. Il segretario di Stato Usa ha incontrato ad Amman i ministri degli Esteri di Egitto, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Qatar e Giordania. Tutti i paesi arabi hanno chiesto un immediato cessate il fuoco, che ponga fine alla guerra, e non sono d'accordo sul fatto che Israele agisca per legittima difesa. Lo ha detto il ministro degli Esteri giordano, Ayman Safadi. Secondo le sue parole, non si può giustificare l'uccisione di civili, la distruzione di ospedali e moschee, questo infatti non porterà la sicurezza in Israele o la pace nella regione. "Tutta la regione sta affondando in un mare di odio che segnerà anche le prossime generazioni", ha avvertito ancora Safadi.
E nell'ambito del suo tour in Medio Oriente, il segretario di Stato americano farà anche una visita di due giorni in Turchia. Ankara intanto ha richiamato per consultazioni il suo ambasciatore a Tel Aviv per il rifiuto di Israele degli appelli alla tregua e per gli incessanti attacchi contro i civili nella Striscia di Gaza. Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha anche affermato di non considerare più il capo del governo israeliano, Benjamin Netanyahu, come un "interlocutore".
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