Foto: Reuters
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"L'Occidente è in guerra con noi usando gli ucraini che eseguono i suoi ordini." Sono queste le parole che il Presidente Vladimir Putin ha utilizzato durante la riunione d'urgenza di ieri sera mentre insieme ai fedelissimi ha fatto il punto sulla situazione e studiato le prossime mosse. Una risposta che arriverà e sarà dura ha detto Putin, soprattutto dopo gli avvenimenti degli ultimi giorni che hanno visto Kiev avanzare in modo significativo nella regione di Kursk. L'Ucraina difatti rivendica la conquista di circa 1.000 chilometri quadrati di territorio russo. Di fronte a questa nuova fase del conflitto, lo zar ha ribadito l'impossibilità di avviare un qualsiasi tipo di dialogo con la controparte: "che tipo di trattative ci possono essere con coloro che bombardano indiscriminatamente i civili e che cercano di creare minacce alle strutture nucleari" ha dichiarato aggiungendo che con non c'è più nulla di cui parlare" con Kiev. Nel corso di un incontro con il presidente Volodymyr Zelensky, i vertici militari ucraini hanno affermato che l'esercito ha intenzione di continuare a combattere su suolo russo. La centrale nucleare di Zaporizhzhia, nel frattempo, rimane al centro dell'attenzione a causa dell'incendio di ieri, attualmente spento. Le accuse reciproche tra Kiev e Mosca sulla responsabilità dell'accaduto persistono: l'Ucraina sostiene che il rogo sia probabilmente frutto di negligenza o di un atto doloso da parte russa, in quanto da mesi l'impianto è sotto la loro occupazione, mentre la Russia ha puntato il dito contro un presunto attacco con droni ucraini. L'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica ha confermato di aver visitato l'impianto per indagare sulle cause: nonostante l'ispezione però, gli esperti non sono riusciti a stabilire con certezza l'origine delle fiamme. Le prove raccolte finora non permettono di attribuire la responsabilità a nessuna delle due parti. L'Agenzia ha assicurato di voler continuare l'operazione di inchiesta, anche sotto invito del mondo politico internazionale, ma ha comunque assicurato che non c'è alcun impatto sulla sicurezza nucleare.