"I leader mondiali dovrebbero combattere una sola guerra, quella contro la crisi climatica"; lo ha sottolineato la presidente della repubblica, Nataša Pirc Musar nel suo discorso alla sessione plenaria della conferenza dell'ONU sul clima, la COP28, in corso a Dubai. Ha annunciato che la Slovenia contribuirà con 1,5 milioni di euro al fondo per far fronte alle perdite e ai danni causati dai cambiamenti climatici. Pirc Musar ha ricordato che nell'ultimo biennio la Slovenia ha dovuto affrontare per due volte le catastrofiche conseguenze dei cambiamenti climatici; nell'estate del 2022 gli enormi incendi sul Carso e nell'isontino, questa estate invece le alluvioni che hanno colpito gran parte del paese. Ci sono situazioni estreme, ha detto, con cambiamenti meteorologici repentini, campanelli d'allarme che dimostrano quanto sia necessario agire subito per salvare il pianeta. "Se si vuole centrare l'obiettivo più ambizioso dell'Accordo di Parigi, ovvero limitare la crescita della temperatura media globale ad un massimo di 1,5 gradi centigradi entro la fine del secolo, rispetto ai livelli preindustriali, dobbiamo prima di tutto trovare un accordo sul graduale abbandono dei combustibili fossili e delle relative sovvenzioni. Se la produzione di carbone aumenterà fino al 2030 e quella di gas e petrolio fino al 2050", così la presidente slovena, "non c’è alcuna speranza che questo traguardo venga raggiunto". Il progressivo abbandono di questi combustibili sarà possibile soltanto triplicando la disponibilità di energie rinnovabili e raddoppiando l'efficienza energetica, ha ricordato ancora. "La natura", ha detto, "è il nostro più grande alleato nella lotta contro i cambiamenti climatici e non dobbiamo dimenticarlo". Ha infine sottolineato che nel mondo ci sono troppi conflitti armati che rappresentano un serio ostacolo, spesso trascurato, a progressi nella mitigazione della crisi climatica. "Queste guerre sono disastrose per le persone colpite, ma anche per il loro ambiente e i loro ecosistemi. A Gaza assistiamo oggi a un devastante disastro umanitario ed ecologico", ha rilevato Pirc Musar, citando anche la tragedia dell'Ucraina.
Delio Dessardo