Spesso le cose che ci spaventano di più sono quelle che nascono dalla nostra mente. Ognuno di noi però deve fare la sua parte per arginare la diffusione del virus. E' importante seguire i consigli delle autorità sanitarie e degli organi di governo.
La paura è un sentimento, un'emozione che il genere umano acquisisce nel corso della vita. Un'arma di difesa per la nostra sopravvivenza. Dobbiamo imparare a conoscerla. Essendo frutto della nostra mente, dinanzi ad una data situazione che percepiamo come pericolo e, quindi dobbiamo imparare a conoscerla. Perché se è vero che ci protegge dal rischio e dal pericolo, evitandola, la paura o amplifica i pericoli o si trasforma in panico. La paura da sola non impedisce la morte ma impedisce la vita.
Specie di questi tempi con l’umanità attanagliata dall'epidemia di coronavirus, che come una piovra con i suoi tentacoli cerca di piegare la resistenza e la volontà degli esseri umani, dobbiamo impegnarci molto su noi stessi. Dobbiamo imparare a riconoscere il pericolo, dobbiamo seguire le disposizioni suggerite dal nostro governo e dalle organizzazioni sanitarie per evitare di mettere a repentaglio la nostra e l'altrui incolumità. La paura è un sentimento positivo, si sviluppa come reazione di protezione e, porta con se' importanti informazioni su di noi e su tutte quelle situazioni spiacevoli che abbiamo vissuto e che non si vuole che accadano di nuovo. Pertanto va presa in seria considerazione, ma mai dobbiamo evitare i suoi segnali. Evitando la paura prepariamo la strada al fallimento, ossia che il pericolo da latente si trasformi in reale o che l’incapacità di affrontare e di gestire quella situazione e quell'evento si trasformi in panico.
Per evitare che i custodi del nostro passato, nonni, genitori scompaiano, per evitare di spegnerci negando un futuro ai nostri figli, impegniamoci a osservare le disposizioni di contenimento del virus.
Corrado Cimador